Mentre mancano pochissime ore all'ottava puntata di X Factor, voltiamo per un attimo lo sguardo al passato. Un passato molto recente. Quasi 15 giorni. Non di più. Eppure Ambramarie ha già fatto parlare molto di sé. Intanto per quella esibizione sul palco della trasmissione, dove ha cantato con James Morrison una delle hit del momento 'Broken String', ma anche per i molti progetti che la vedono coinvolta. E', così, nata una chiacchierata con una ragazza molto disponibile e ancora un po' stupita del clamore che la sua partecipazione alla trasmissione ha suscitato.
Ambramarie, com'è stato tornare alla vita 'normale'?
«Bello, ma strano. Molto strano, dopo quasi due mesi che stai sempre nello stesso posto e con le stesse persone. Mi sono trovata un po' spaesata, ma è stato comunque bello».
Quando eri ancora dentro il programma, avevi la percezione di come eri apprezzata dal tuo pubblico e, quando sei uscita, ti aspettavi di trovare così tanti fans?
«Quando sono andata al ballottaggio, mi sono fatta delle domande. E' normale quando ti trovi ad affrontare un ballottaggio domandarsi se il pubblico ti apprezzi oppure no. Poi, sono uscita e, no, devo dire che non mi aspettavo di trovare un così alto numero di fans e tutto quello che hanno messo in moto. Ho visto le pagine nate su Facebook (ci sono oltre 20 gruppi a sostegno della cantante ndr) e su Myspace e questo, oltre a stupirmi, mi ha ovviamente fatto molto piacere».
Com'è stata la tua esperienza a X Factor?
«E' stata molto bella. Anche adesso mi mancano moltissimo i rapporti con i ragazzi. Guarda, era una vita bellissima: tutta dedicata alla musica, dove potevi lavorare con dei professionisti e crescere davvero».
Con chi hai fatto più amicizia all'interno del loft?
«Veramente con tutti. Con Daniele, Matteo, Noemi, i Bastards, davvero con tutti. C'era una splendida atmosfera e siamo rimasti d'accordo che, una volta finita la trasmissione, compatibilmente con gli impegni di tutti, ci troveremo in un casolare o un posto del genere e faremo una grande festa tutti assieme».
Pensi che la scelta della canzone di Nada, in un momento cruciale della gara, ti abbia in qualche modo penalizzata?
«La canzone di Nada, forse, rispetto ad altre di quella sera era più debole e questo è stato punito dal televoto. Ma, onestamente, ho cercato di non pensarci più, perché adesso devo pensare al lavoro, quello vero, quello che ti mette a confronto con il mondo. Quando sei dentro la trasmissione, in un qualche modo, sei 'protetta': vivi per la musica, dai peso a cose, come le critiche, che, una volta fuori, ti rendi conto hanno un peso relativo. Quando esci, invece, inizia la vera battaglia, quella che devi fare per affermare la tua musica. E questo è davvero difficile».
Una sfida, però, che tu hai subito accettato: quali sono i tuoi progetti a breve termine?
«Scrivo molto e ho vari progetti aperti. Sto anche ricevendo delle proposte, alcune senz'altro interessanti. Ho un progetto musicale con il mio gruppo, ma, adesso, veramente mi interessa fare qualcosa per me stessa, come cantante solista».
Musicalmente, chi sono i tuoi modelli?
«Mi piace molto il rock, quindi, gruppi come i Police, gli Skunk Anansie o i Guns and Roses: loro rappresentano quello che mi piacerebbe fare sul palco. Del resto ho sempre un approccio molto 'live', mi piace muovermi, avere un contatto con le persone che stanno ascoltando la mia musica».
E' stato diverso esibirsi di fronte ad un pubblico televisivo, rispetto ad una esibizione live normale?
«Innanzi tutto lavorare con un professionista come Luca Tommassini è stato molto importante, perché ci ha insegnato a muoverci e ad esprimerci al meglio. Ho imparato a parlare di fronte ad una telecamera e a far passare quello che volevo dire anche se detto in maniera molto concisa. Per quanto, poi, riguarda la parte strettamente dell'esibizione, che dire? Ogni tanto dovevamo guardare in camera, quello sì, ma per me non è stato diverso da come mi esibisco normalmente. Solo che ogni tanto mi dovevo ricordare di guardare in camera».
E l'esibizione con James Morrison?
«Un'emozione incredibile. E' stata un'esperienza bellissima. Con la 'b' maiuscola».
Secondo te, chi vincerà l'edizione 2009 di X Factor?
«Sinceramente non lo so. Sono troppo affezionata a ognuno di loro per poter fare una scelta: per noi, la gara non c'era, c'era lo stare insieme. Posso dire chi mi piacerebbe vincesse: Yuri, perché è bravissimo, oppure i Bastard sons of Dioniso, perché hanno portato all'interno di X Factor quel rock&roll che ho portato anch'io. Penso, comunque, che una volta fuori dalla trasmissione tutti abbiano delle grandissime possibilità di fare qualcosa».
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